Biografia “ufficiale” della band.

ONTARIO, la regione canadese che ha dato i natali al celebre cantautore NEIL YOUNG, vera Musa ispiratrice della produzione artistica del gruppo: pop-rock melodico con sfumature West-Coast & Country-Folk vitalizzato dall'uso della lingua italiana.

Il gruppo nasce ufficialmente verso la fine degli anni 80' dall'idea di AREALDO "ARE" BUONAMICI e ROBERTO PAPINI rispettivamente voce solista e tastierista ai quali ben presto si aggiungono il chitarrista FABIO CECCHI, il bassista SIMONE AVALLONE ed il batterista DOMENICO "PEPE". Questo nucleo iniziale che si faceva chiamare " The last trip to Tulsa" (L'ultimo viaggio a Tulsa) in onore della omonima canzone di Neil Young, passa molto tempo in sala a comporre e a provare brani inediti che poi sarebbero diventati in seguito delle vere e proprie pietre miliari del curriculum canoro dei definitivi ONTARIO: "Domani, …forse", "Hey babe", "Anima", "Frontiera"…ed altre meno note.

Ben presto però ecco arrivare i primi inevitabili problemi di formazione: infatti il batterista DOMENICO, lascia il gruppo per seguire altre strade ed al suo posto arriva SERGIO LEONETTI batterista proveniente dai G.L.A.S. un gruppo hard rock/heavy metal con all'attivo un mini album e un brano presente su un CD compilation. Nonostante il suo stile tipico dell'hard rock, Sergio si amalgama molto bene con il resto del gruppo dimostrando di essere una "roccia" sui brani più aggressivi e leggero come una "piuma" sui brani più soft e d'atmosfera.



Agli allora The last trip to Tulsa, serviva però un altro chitarrista, magari solista da affiancare a Fabio ed ecco che arriva ALESSANDRO INNOCENTI anch'egli ex G.L.A.S. ALESSANDRO si dimostra subito un ottimo chitarrista, infatti oltre ad avere uno stile tutto suo è anche un ottimo compositore e in seguito molti brani del gruppo recheranno la sua firma.

A questo punto, dopo brevi periodi in cui si affacciano nella band anche gli altri componenti dei G.L.A.S. come il chitarrista MASSIMO CAPPELLI ed il bassista ALESSANDRO MOSCHINI, ai nuovi The last trip to Tulsa al posto di SIMONE AVALLONE si unisce ANDREA BAGNATORI, giovane e promettente bassista con tanta voglia di fare, buona tecnica ed eccellente vena compositiva.

Con questa formazione il gruppo prova ininterrottamente e compone nuova musica in pieno stile West-Coast, vengono registrati i primi demo-tapes che raccolgono vari consensi: è da notare che in questo periodo la band proponeva canzoni in lingua inglese ritenuta la più adatta per il genere intrapreso e che ancora non si esibiva in concerti live.



Siamo nel 1990 ed i Last trip to Tulsa hanno oramai un repertorio abbastanza vario tanto è vero che viene realizzato un demo-tape ufficiale registrato al "Note Off" Studio di Livorno, ma al gruppo manca ancora qualcosa, ma che cosa?.... Sicuramente il suono di uno strumento che caratterizzi di più il loro sound country-folk: da qui la decisione di aggiungere alla formazione un violinista.

Dopo un breve periodo di ricerca la scelta cade su MATTEO ETTER, un violinista svizzero da anni trasferitosi sulle colline intorno a Pescia (PT) che diventa in breve un membro effettivo del gruppo.

Con l'arrivo di MATTEO finalmente la formazione si stabilizza e il gruppo prende alcune decisioni fondamentali come quella di proporre tutti i brani di repertorio in lingua italiana grazie anche ai consigli di Fabrizio Simoncioni, fonico dell' "Al Capone studio" di Arezzo (Litfiba, Negrita ecc…) e di conseguenza cambiare anche il nome del gruppo da The last trip to Tulsa ad un semplice ed efficace"ONTARIO". Dopo questa svolta un brano, "CAMBIA", remixato dal demo-tape livornese viene inserito come apertura di un LP 33 giri compilation di varie band toscane, "ROCK 92": è la prima registrazione professionale pubblicata dal complesso valdinievolino.



Iniziano allora anche le prime esibizioni live che raccolgono da subito consensi ed un buon successo di critica tanto da portare il gruppo nel Novembre 1991 al suo primo concerto all'estero, Parigi, presso la "Citè Universitaire", riscuotendo il favore e l'interesse dei presenti. Il 28 Marzo 1992 la band si esibisce al mitico "Mahogany Hall" di Berna in Svizzera, davanti ad un pubblico attento e preparato e dove in passato si erano esibiti artisti importanti a livello mondiale.



A questo punto c'è da chiedersi cosa vogliono comunicare gli ONTARIO con la loro musica? Gli ONTARIO piacciono perché in concerto la band riesce a produrre scariche di emotività non indifferenti (ricordiamo che le canzoni sono del tutto inedite per chi le ascolta), forse anche per la spontaneità, semplicità ed orecchiabilità delle canzoni e, non ultimo, di come il tutto venga presentato. I testi mai banali, anche quando parlano d'amore, di solito si ispirano anche a temi sociali, all'attualità ed alla vita che scorre intorno a noi. Tutto questo propone gli ONTARIO come un gruppo fresco e diverso nel panorama musicale degli anni '90.



Agli inizi del 1993 il chitarrista FABIO CECCHI, autore di molti dei brani storici della band decide di lasciare i colleghi: a dire il vero gli "addetti ai lavori" avevano capito fin da tempo le sue intenzioni, ma nel tentativo di salvare il salvabile avevano preferito restare in silenzio nella speranza di un suo ripensamento ma non fu cosi. Ecco quindi arrivare al suo posto SERGIO BARDI dal complesso "MIGHT IS RIGHT", anche lui chitarrista, compositore, arrangiatore e grande estimatore di gruppi come Genesis, Pink Floyd, Jethro Tull. La sua entrata nella band porta una ventata di novità a livello di composizioni e di arrangiamenti. Oltre alla chitarra ritmica SERGIO suona la chitarra elettrica, l'armonica e canta tutti i cori, insomma, è il sostituto ideale di FABIO.

Il 1993 vede la realizzazione di un mini demo-tape presso uno degli studi più "alla moda" in Italia, il "LARIONE 10" di Firenze con la collaborazione del fonico Massimo Barbieri ( Canino, Baldi, Tozzi, Vandelli, Masini, Mannoia ecc…). Nel 1994 il sogno diventa realtà e grazie anche ai successi in terra elvetica nasce il progetto "TOSCANA BERNA CONNECTION" che sfocerà nella realizzazione del primo CD del gruppo.

Un progetto studiato nei minimi particolari, altamente professionale registrato al "New Style Studio" di Berna, inciso per la "Sacco & Vanzetti Records" e distribuito dalla "RecRec" di Zurigo in Svizzera, Austria e Germania. Alla band si unisce allora l' eclettico sassofonista svizzero CHRISTIAN GERMANN, a dare un tocco ancora più internazionale al sound Ontario.



Si susseguono poi numerosi concerti in Italia, interviste in varie emittenti locali per poi passare alla famosa manifestazione del "Rock Contest" a Firenze. Ma è ancora la Svizzera la terra più fertile per il progetto ONTARIO ed a fare la parte del leone: infatti grazie all'uscita del CD il gruppo viene anche invitato ad esibirsi al mitico "GURTEN FESTIVAL" di Berna sullo stesso palco dove in 3 giorni di grande musica avrebbero suonato anche i Jethro Tull, Inxs, UB40, Elvis Costello, Willy de Ville, i Mau Mau ed altri ancora.



In seguito altre date importanti come al "Folk Club" di Zurigo, al "Bierhuberi" di Berna e al 2° "Berner Songtage Festival" (unico gruppo italiano) oltre a decine di varie esibizioni.

Da questo momento in poi è tutto un rincorrersi di concerti tra Svizzera, Germania e Austria; da sottolineare tra l'altro che gli ONTARIO figurano anche nelle hit parade svizzere con il brano "ISABELLE" salito fino alla 4^ posizione dei brani più ascoltati.

Agli inizi del 1995 il bassista ANDREA BAGNATORI lascia il gruppo e da lì a poco anche il tastierista ROBERTO PAPINI, (uno dei fondatori della band) se ne va per motivi personali. Con ROBERTO se ne andava così un altro dei membri originari che con il suo stile ed il suo modo di suonare aveva caratterizzato per anni il suono del gruppo.

Rieccoci quindi alle prese con le audizioni per i giusti rimpiazzi, ma questa volta viene sostituito solo il bassista con il rientro di SIMONE AVALLONE, mentre il resto del gruppo opta di proseguire il proprio viaggio senza tastierista.

Il risultato è un suono sicuramente più incisivo e probabilmente più in sintonia con i tempi. Di tutto questo ne sa qualcosa il batterista SERGIO LEONETTI che a tal proposito, dopo una serie di discussioni, è costretto, suo malgrado ad abbandonare il gruppo dopo sei anni di attività e "molta strada" percorsa insieme! Arriva così ANDREA CECCOBELLI, estroverso batterista proveniente dai "CLAM" un gruppo rock locale nel quale aveva militato anche il bassista SIMONE AVALLONE.



Con la nuova formazione gli ONTARIO continuano ad esibirsi sia in Italia che all'estero riscuotendo un discreto successo portando avanti la propria scommessa; purtroppo altri eventi porteranno all'uscita dal gruppo proprio il batterista ANDREA CECCOBELLI e poi il bassista SIMONE AVALLONE; il primo sostituito dal batterista DAVIDE "DADO" FEDI e il secondo dal rientro di ANDREA BAGNATORI.

A questo punto gli ONTARIO in Italia danno alla luce la loro seconda fatica discografica incidendo un nuovo cd autoprodotto che si intitola " MILLE STRADE". Subito dopo arrivano due brutte tegole per la vita artistica del gruppo quando anche il cantante ARE BUONAMICI lascia la band seguito a ruota da MATTEO ETTER che ritorna in Svizzera dopo molti anni trascorsi in Italia e dopo essere stato il fautore del successo in terra straniera! Il primo viene rimpiazzato dalla potente vocalist MARY FILIZOLA con la quale il gruppo cercherà di proseguire il suo cammino musicale, mentre il secondo non verrà rilevato da altro musicista.



Inizia così il periodo più complicato della band con apparizioni sporadiche in Italia e nella sempre accogliente Svizzera dove partecipa al "Festival del Film" di Solothurn grazie ad alcuni brani che entrano a far parte della colonna sonora di un film- documentario italo/svizzero, ma comunque tutto molto fine a sé stesso, nonostante la buona volontà del giovane impresario toscano MAURIZIO BARTOLINI. Agli albori del nuovo millennio MARY si separa dal gruppo, ma nel 2002 rientra in forza il front-man ARE BUONAMICI con nuova linfa da immettere nel gruppo: concerti in Emilia, Toscana e Alto-Adige, grazie anche all' arrivo del manager bolzanino TIZIANO GIACOBBI, e varie partecipazioni al "FESTIVAL DELLE ARTI" organizzato da ANDREA MINGARDI che vede la band raccogliere ancora consensi e raggiungere sempre le finali di Bologna. E' il periodo purtroppo breve dove nella band suona il musicista pistoiese RONY BARGELLINI che con il suo organetto caratterizza in tono decisamente folk il sound Ontario.



Nel 2004 arriva la grandiosa celebrazione per il 10° anniversario dell' uscita del cd "Toscana-Berna Connection" con una serata in provincia di Lucca ricca di ospiti musicali e che vede nello stage finale vecchi e nuovi componenti della band suonare insieme per un concerto indimenticabile ! A seguire una bella serata a Modena e poi l' inizio di una lunga pausa di riflessione…!

Chi poteva rompere questo digiuno artistico se non LUI, il MITO vivente, l' ICONA rock da cui tutto era iniziato, il comandante NEIL YOUNG: si da il caso (o il destino…) che NEIL nel 2008 giri il mondo con il suo "Continental tour" e SERGIO BARDI con ARE BUONAMICI partono insieme per assistere al concerto di Milano.

E' la scintilla che riaccende le ceneri da troppo tempo sopite, ma mai spente del "Progetto ONTARIO". Si riparte con nuove prove, la band aggiunge la denominazione di "NEIL YOUNG Tribute Band", viene richiamato l' entusiasta storico batterista SERGIO LEONETTI e dopo alcuni provini la formazione si completa con un nuovo giovane e talentuoso bassista, DOMENICO BASILE .

Nasce così un sound pop-rock moderno ed emozionante, coinvolgente e trascinante, contaminato da brillanti sonorità country- folk , un prodotto frutto di un lungo ed estenuante lavoro in sala prove si offre all' orecchio dell' ascoltatore con semplicità ed armonia con brani di repertorio, nuove produzioni ed anche alcuni ben scelti tributi oltre che al mito Neil Young ai grandi della musica nazionale (Renato Zero, Fabrizio De Andrè...) ed internazionale (John Denver...): quella scommessa del lontano 1991 è oggi ancora più viva che mai, un viaggio musicale con gli ONTARIO tutto da seguire, scoprire, godere!

E adesso la Band storica si ricompatta, terminata la proficua ed interessante esperienza con Domenico ritorna nel gruppo uno dei bassisti storici, SIMONE AVALLONE:
sempre più insieme, sempre più ONTARIO!"

Ritorna con questa formazione il tipico sound folk acustico tanto caro alla band, si arricchisce il repertorio di tributi a Neil Young e si completa il programma "FOLK & BEER" ottimo per feste e locali, ma nello stesso tempo non si dimenticano nuovi particolari arrangiamenti dove anche Sergio Leonetti lascia la batteria per dedicarsi alla chitarra e si sviluppano straordinari cori dove il gruppo intero crea atmosfere struggenti. Tutto ciò permette agli Ontario di potersi presentare on-stage con vari e differenti programmi musicali a seconda dell' evento e della location ! A Dicembre 2013 nella stupenda location dell' auditorium Meliani di Ponsacco dopo 4 mesi di preparazione ha visto la luce il primo CONCEPT-LIVE degli Ontario, "LA GIOSTRA" parodia in musica ed immagini della vita in collaborazione con gli attori dell' ArtWork Village di Carlo Buscemi, direttore artistico Stefano Dell' Agnello: un' opera-rock entusiasmante !!! E adesso nell' anno di grazia 2014 anche il front-man Are imbraccia la chitarra per un suono ancora più avvolgente e coinvolgente. Tra un live e l' altro si arriva così al concerto di NEIL YOUNG ( e chi altro ???) il 21 Luglio a BAROLO (CN) per il COLLISIONI FESTIVAL che con il suo nuovo brano WHO'S GONNA STAND UP (to save the Earth) accende la miccia del nuovo ambizioso e socialmente impegnato progetto della Band: "Protect EARTH. Our HEART !" Nuova linfa vitale percorre le vene degli Ontario per un 2015 tutto da scoprire!

Il 2016 ritrova la Band alle prese con la registrazione in sala prove del nuovo progetto studio intitolato "3": 11 nuovi brani inediti di propria produzione + 1 bonus track, il brano "Cara Maestra" prodotto su commissione per la scuola elementare di Margine Coperta (PT) e che ben ha impressionato grandi e "bambini" di ogni età. I nuovi pezzi propongono arrangiamenti dal folk al rock con una vena pop fresca e accattivante conditi da testi che trattano sia temi sociali importanti sia concetti più semplici ed immediati.
Ritorna la cultura dei Nativi americani trattata stavolta dalla prospettiva di un capo pellerossa nel brano "Fratello Bianco" mentre è già un classico da fine concerto l' emozionante ballata "Stanotte" dedicata alla gioventù.
Dopo alcuni concerti estivi clamoroso il SOLD OUT del KapuzinerKonzert #5 a fin Luglio con le riprese televisive a cura di DiTV canale digitale terrestre 89 per uno special tutto da gustare.
 

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